11.11.09

"l'avvenire è del popolo che, a poco a poco o in un sol colpo, conquisterà il potere qui e su tutta la terra. il peggio è che deve civilizzarsi, e questo non può realizzarsi prima, ma dopo averlo preso. si civilizzerà solo imparando dai propri errori, che saranno anche gravi, e costeranno molte vite innocenti. o forse no, forse non saranno innocenti perché avranno commesso l'enorme peccato contro natura di non avere capacità di adattamento. tutti loro, tutti disadattati, anche lei e io, per esempio, moriranno maledicendo il potere che hanno contribuito a creare con il proprio sacrificio, a volte immenso. e che la rivoluzione, con la sua forma impersonale, prenderà la loro vita e persino ne utilizzerà la memoria che resterà come esempio e strumenti di dottrina per i giovani che verranno. il mio peccato è ancor più grande, perché io, più accorto o con maggior esperienza, la chiami come preferisce, morirò sapendo che il mio sacrificio obbedisce soltanto a un'ostinazione simbolo della civiltà putrefatta che si sta sgretolando. [...]"


latinoamericana

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