26.11.10

bah!

no, mi chiedo.. sono tornato da allenamento e la tv era accesa su annozero. annozero è finito e ho girato su porta a porta.. e mi son fatto una domanda semplice semplice.. ma i governi a che cazzo ci stanno a fare? cioè qual è il ruolo del governo? io, ok, di diritto non so praticamente nulla, se non le cose basilari basilari: il governo detiene il potere esecutivo. bene! ma e? chiaramente per gli ignoranti come me hanno inventato wikipedia e dopo una rapida lettura non riesco ancora a trovare questo ruolo fondamentale. da quello che sento guardando la tv e leggendo qualche giornale, le proposte arrivano da destra, da sinistra e dal centro. quindi chiunque abbia un idea può portarla in parlamento e metterla ai voti. come accade nelle assemblee condominiali. tizio ha una proposta, la si mette ai voti, se ha la maggioranza bene, altrimenti non se ne fa nulla. caio ha un'altra proposta, la si mette ai voti e via. non c'è bisogno di dividere l'assemblea in due, creando vincoli di maggioranza, ruoli di opposizione e altre inutili complicazioni. semplicemente si presenta una proposta e la si vota. i partiti, a cosa servono? la maggior parte delle persone vanno a votare senza conoscere nessun candidato (soprattutto nelle regionali/comunali) e il loro voto si basa unicamente sul nome del partito. c'è chi è "comunista" e voterà sempre per rifondazione o giù di lì, senza però tante volte conoscere il candidato, gli studi che ha seguito, le esperienze, la carriera lavorativa. vorrei vedere quanti sanno cosa ha fatto uno a caso come bocchino nella sua vita precedente alla candidatura. credo che pochi lo sappiano, eppure l'hanno votato. questo per dire che la nostra democrazia (dico la nostra perchè è questa l'unica che conosco) è fondata su una maggioranza che è un concetto assolutamente inutile e sui partiti che non sono altro che macchine mangia-soldi e creatori di vincoli di voti, idee e ideali. proprio in questi giorni si continua a sentire, fra le altre cose, lo "scandalo" per cui il neo-partito fli si sente in diritto di votare contro una legge proposta dal governo. ma stiamo scherzando? non è questo il principio della democrazia? come si può solo ammettere davanti a milioni di persone che esiste un vincolo di maggioranza? che un parlamentare, che lo voglia o no, se fa parte della maggioranza "deve" (metto le virgolette perchè credo sia una di quelle leggi non scritte.. una sorta di solidarietà delle alleanze parlamentari) votare a favore per una legge proposta dai suoi alleati. non so.. ci sta? se leggete rispondete!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

si, giusto.. benedetta ignoranza. diversamente non si spiegherebbe tanta distanza dalle procedure non solo parlamentari, ma da un'etica democratica.
il problema rispetto a fli nello specifico nasce da come sono arrivati al governo gli stessi parlamentari che si sono spostati dalla maggioranza in questo nuovo partito.
La parola "democrazia", benchè rimanga etimologicamente legata alla storia della Grecia classica, non significa specificatamente che ognuno può fare quel cazzo che gli pare. in Italia, e soprattutto con questa forma di mandato elettorale, non esiste un vincolo reale tra elettore ed eletto (in altre forme di Stato Parlamentare esiste, ma è necessaria una coscienza civile più alta di quella che dal tuo semplice post emerge); ovvero: un gruppo politico o un partito si presentano alle elezioni con un progetto di governo, con un progetto politico e su quello riceve i voti degli elettori. cioè, in parole semplici dice: io mi candido a governare questo paese con questo programma e con i miei valori(ad es.: credo nella famiglia e contemporaneamente voglio spingere più donne a fare carriera lavorativa, quindi utilizzerò molte risorse per finanziare gli asili in modo che le donne possano essere più libere di lavorare. queste risorse però devo dire da dove penso di prenderle e probabilmente le sottrarrò a qualcun altro. sempre ad esempio, se credo che l'Italia è davvero un paese fondato sul lavoro potrò cercare di far emergere il lavoro nero, che drena risorse per mancata evidenza di base imponibile e quindi non tassabile. eppure, paradossalmente, costituisce un costo ed un danno, anche d'immagine. spiego: chi lavora in nero ha un reddito che non è tassabile, ma normalmente non si acocntenta di percepire solo quello stipendio: accede anche a fondi di disoccupazione che drenano liquidità all'INPS -che è quella che dovrebbe pagare anche la tua di pensione un domani- e come se non bastasse, la credibilità internazionale di un paese è data dal suo Prodotto Interno Lordo -p.i.l.- e dal tassi di disoccupazione interna. nel caso dell'Italia questi due dati sono inffidabili proprio a causa del sommerso. quindi un progetto politico deve proporre risposte a queste problematiche strutturali oltre che contingenti).
segue...

Anonimo ha detto...

continua..

ma torniamo a noi: nel caso specifico dei fuorisciti di FLI, questi sono stati eletti all'interno di una forza che non era il solito assembramento pre elettorale in cui qualche partito si mette insieme per sommare i voti. qui l'ex msi, ovvero ex forza democraticizzata ancora vicina al fascismo, che si sdoganò da questo con Fiuggi trasformandosi in AN e poi grazie alla coalizione con Forza Italia è riuscita ad entrare nel partito popolare europeo dopo la "commovente" scenata di Fini sul muro del Pianto a Gerusalemme, ha lasciato la sua natura di partito con AN ed è entrata a far parte di un nuovo partito, con un suo programma di governo, un progetto politico ecc...
significa che da solo non sarebbe arrivato a governare. significa che nella spartizione delle cariche Fini ha preso il secondo incarico istituzionale per importanza in una repubblica democartica parlamentare come la nostra. un ruolo che è per sua natura e deve essere super partes: cioè non politico ma istituzionale. cosa che Fini non ha rispettato: questo è uno degli strappi democratici reali che è stato compiuto. ma la nostra stampa "democratica" ha preferito cavalcare l'onda anzichè sottolineare un comportamento scorretto dal punto di vista della formalità istituzionale. e la forma in alcuni casi, come qui. è sostanza pura.
ma andiamo avanti e chiudo con una unica riflessione finale: chiediti perchè adesso tutti hanno paura delle elezioni e chiedono un governo tecnico di grande coalizione. perchè?!
perchè chi non è capace nè di governare, nè di stare al governo, nè di fare opposizione, le elezioni le perde.
AN ha sempre avuto nella Sicilia un enorme bacino di voti. che in questi ultimi mesi ha perso, per le scelte fatte e per le posizioni tenute. al governo quella forza non ci andrà più.

e ti sbagli a pensare che oggi si voti candidati che non si conoscono, che si voti per fede ideologica e non per un programma di cose di fare. se fosse come dici tu la sinistra ancora starebbe al governo, o ci sarebbe andata più frequentemente. in realtà in Italia il voto è moderato e non ideologico. quelli che votano un "marchio", grazie a Dio, sono la minoranza.
e personalmente mi auguro sarà un minoranza che andrà erodendosi col tempo. perchè la fede ideologica funziona nel calcio e da nessun altra parte. in ogni altro campo è sinonimo di ottusità, si ignoranza e prodromico alle peggiori stragi della storia, che riguardassero gli omocidi di massa o i suicidi culturali di paesi interi.

in questi anni c'è una tale abbondanza di informazioni che se volessimo davvero sapere cosa ha combinato il nostro candidato prima di affacciarsi alla politica, potremmo saperlo fin nei dettagli. il problema è questo comporta fatica, assunzione di respoonsabilità, maturità culturale, capacità di utilizzare gli strumenti che abbiamo a disposizione e in abbondanza.

bisogna studiare nella vita per non fare la fine del topo. nè quella dell'ignorante.

Anonimo ha detto...

un commento molto dotto e professionale, che però va al di la di ciò che volevo dire nel mio "semplice post". il mio sguardo non era rivolto verso la politica italiana, che personalmente mi disgusta, bensì a un gradino superiore. ovvero: è giusto questo assetto democratico che abbiamo in casa? la risposta che do io è ovviamente no ed è su questo che ho cercato di parlare. il fatto di fli era un puro esempio e l'ho citato solo per il fatto che mi ha "scandalizzato" l'affermazione che è stata fatta "vincolo di maggioranza". null'altro.

per quanto riguarda il fatto di credere che in italia molti votino assolutamente disinformati sulla vera identità del candidato, invece che su quella che ti passano dai manifesti elettorali, porto solo un esempio, l'unico di cui dispongo, oltre alle mie sensazioni: nelle ultime elezioni comunali di bolzano, la città in cui vivo, il centro-destra di madrelingua italiana (pdl) si è trovato alle strette coi tempi per la scelta dei loro candidati . cos'hanno fatto? li hanno cercati con veri e propri annunci sui giornali. persone assolutamente esterne alla vita politica, senza nessuna esperienza nel campo. gente come me che non ha una chiara idea su quali sono le problematiche urgenti e pratiche di cui occuparsi. fatto sta che hanno candidato dei personaggi assolutamente sconosciuti e nonostante la quasi totale assenza di una effettiva campagna elettorale, ma appiccicando sula scheda elettorale il nome di berlusconi, hanno preso il 20%! in verità penso che i candidati, come qualunque altra merce, hanno estremamente bisogno di un marchio importante per avere successo.