16.5.11

everyday

non ho ancora ben capito cosa ci sia in queste foto capace di mettermi tale ansia e tristezza. ma ci sto pensando. questo è noah e dall'11 gennaio 2000 ogni giorno si scatta un primo piano e lo pubblica sul suo sito. sono 11 anni 4 mesi e 5 giorni che la sua faccia viene catalogata. quando ha iniziato io non avevo ancora un accesso a internet, tanto meno avevo un cellulare, l'adsl era per pochissimi eletti e i telefoni di casa erano sempre intasati dai modem 56 k, solo i più fighi lo lasciavano libero con l'isdn. si andava alle medie e nelle pause giocavo a calcio con il tetrapack del succo di frutta gonfiato. alla fine di ogni pausa ci si saltava rigorosamente sopra per farlo esplodere. le torri gemelle dovevano ancora cadere e sinceramente non sapevo nemmeno cosa fossero. avevo dodici anni e vedevo la maggiore età come qualcosa di talmente lontano da essere quasi inarrivabile.. chissà quante cose accadranno prima di diventare maggiorenne.. in sostanza nulla da ricordare, o meglio nulla che io ricordi. adesso ho la patente della macchina da 5 anni e non ho ancora imparato bene a fare i parcheggi in parallelo e ogni volta che sbaglio l'entrata mi dico "eh, cosa vuoi, ne ho fatti pochi". forse questi 11 anni di noah mi mettono tristezza perchè possono stare tutti dentro un'unica pagina internet. uno dopo l'altro. se si scorrono veloci in pochi secondi si passa dal primo all'ultimo e ci si accorge che in realtà non è cambiato poi così tanto. non si cambia mai poi così tanto. eppure, anche se l'obbiettivo non l'ha catturato, dietro quel paio di occhi in ogni foto c'è qualcosa di diverso, c'è una giornata passata, ci sono dei problemi e ci sono dei pensieri che in un modo o nell'altro hanno riempito le 24 ore di noah. ma dalla foto non si possono vedere e se ci si pensa non si ricorda nemmeno cosa ci passava per la testa nel momento dello scatto. e se una giornata non la si ricorda non è una giornata buttata? se ci si sveglia la mattina e non si ricordano i sogni che sono stati fatti, non sono sogni andati persi, buttati? non è forse come non averli mai fatti? forse l'ansia e la tristezza vengono dalla sensazione di aver perso del tempo, in sostanza, di non ricordare cosa si provava durante la maggior parte degli scatti. 


ascoltando:
everyday - carly comando
comptine d'un autre été: l'apres midi - yann tiersen

liks:
everyday.noahkalina.com
youtu.be/6B26asyGKDo

Nessun commento: