25.6.10

we're all africa

oggi è l'africa. i telegiornali mandano a ripetizione servizi sulle condizioni dei poveri neri sudafricani, cercando di indignare il solidale ed eticamente corretto popolo europeo. e ci riescono pure: le donazioni fioccano. ieri era la cina. olimpiadi sull'orlo del boicottaggio, nei blog di tutto il mondo gli slogan pro-tibet si sprecavano e la causa del dalai lama è diventata la causa di milioni di persone sparse in tutti i paesi occidentali. le olimpiadi sono finite, i reportage sugli abusi delle autorità cinesi sui tibetani non sono più andati in onda, l'indignazione dell'europa e nord-america sono svanite più velocemente di quanto sono comparse. nonostante questo, il mondo va avanti e il dalai lama è ancora in esilio. ma quello che conta in realtà è che, seppur solo per un paio di settimane, noi poveri cittadini sfigati abbiamo alzato la voce, abbiamo tirato fuori il nostro animo rivoluzionario e abbiamo vomitato tutte le nostre amarezze sul web, a caratteri belli grandi. nesli diceva "l'ipocrisia che c'è nell'aria emana una gran puzza" ed effettivamente l'ipocrisia permea sempre di più ogni più piccolo anfratto di questa società. partendo dai classici giustizialisti antiberlusconiani che però, nel loro piccolo, rubano finché possono, guardandosi bene dal timbrare il biglietto dell'autobus, rubando libri in biblioteca, scioperando per vedere la partita della nazionale o prendere malattia perché la sera prima sono tornati a casa alle 4, o più semplicemente cercando di fottere la gente che gli sta attorno appena l'occasione gli si presenta. quante volte ho sentito dire "l'italiano medio è ottuso e maleducato, guarda qua i tedeschi come fanno le cose bene" e mentre lo dicevano stavano fumando dentro i cessi di un treno o stavano tirando scarpate agli specchietti delle macchine. il mondo sta andando a puttane e il petrolio sta per finire, tutti lo sanno, ma la comodità della macchina è tanta roba, troppa anche solo per spostarsi di un paio di chilometri. ci lamentiamo di non riuscire ad arrivare a fine mese, ma facciamo debiti su debiti per fare due settimane di vacanza al mare. ci lamentiamo di non riuscire ad arrivare a fine mese, ma sti 30 euro per sky calcio li spendiamo volentieri e se non riusciamo ad andare a mangiare la pizza una volta a settimana ci sentiamo poveri e andiamo in piazza per far cambiare le cose. i numeri della crisi ormai ci escono dal culo, ma tutto quello che riusciamo a dire è che questo governo non sta prendendo i giusti provvedimenti. chiaramente l'unico provvedimento giusto sarebbe quello che prevede quantità di lavoro (bassa) e stipendi (alti) costanti e miracolosamente un aumento della produzione e della qualità dei prodotti. predichiamo bene e razzoliamo malissimo. tutti vogliono un mondo migliore, ma praticamente nessuno, nei fatti, è disposto a sacrificarsi per questo. gli esempi sono infiniti e basterebbe stare 5 minuti su facebook per capire l'ipocrisia dilagante. non posso sentire shakira che dice "we're all africa" senza odiare tutto ciò che rappresenta. sony, mtv, federazioni varie, turisti e alberghi cinque stelle.

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