14.7.10
diary of a facebook addict. part one
ok, non so a quale passo della lotta alla mia dipendenza sono, ma ora sento di dover riversare su questo blog tutta la voglia di comunicare cazzate sul web. cosa che prima facevo su facebook, ma che sto cercando di dimenticare. quindi, ora avrei già aggiornato il mio stato con qualche titolo o porzioni di canzoni dei rolling stones. cose del tipo "give me little drink from your loving cup" oppure "wild horses".. cose che canticchio fino al mal di testa e non so per quale infausto motivo mi sento di dover condividere in internet. ad ogni modo, sono passati quanti? tre giorni? forse quattro, e "l'ansia da notifica" è già passata, per la verità è passata appena ho disattivato l'account, cosa incredibile a dirsi dato che in realtà basterebbe non accederci più, però è così e non credo ci sia una motivazione. lentamente sto anche riacquistando l'uso del dito indice destro, sovraccarico di lavoro per la continua apertura della chat. devo ammettere che ogni tanto mi pare di udire il classico "plop" stile stappatura di una micro-bottiglia, per un attimo alzo l'occhio per vedere se nella scheda accanto sta lampeggiando qualcosa, ma subito lo riabbasso. quando smetterò di pensare allo stato di facebook ogni volta che sento una frase che mi piace, forse sarò uscito dal tunnel. in fondo ci sono già passato per messenger. posso smettere quando voglio.
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